L'importanza della Tecnologia per lo sviluppo cognitivo dell'adolescenteL'Educazione alla Tecnica si propone di valorizzare il lavoro come esercizio di operatività, unitamente all'acquisizione di conoscenze tecniche e tecnologiche. Essa concorre, con le altre discipline ed attività, alla educazione integrale del preadolescente: lo inizia alla comprensione delle realtà tecnologica, lo aiuta a sviluppare il proprio patrimonio di attitudini e ad acquisire specifiche conoscenze e capacità. La loro acquisizione si raggiunge considerato ogni fatto tecnico ed ogni processo produttivo non isolato, ma in relazione con altri fatti e processi, con l'uomo che se ne serve e con l'ambiente a cui è destinato.
L’Educazione alla Tecnica non può avvenire con un travaso di conoscenze mediante lezioni tradizionali ma può e deve mirare all'attitudine a operare intellettualmente e manualmente per un risultato intenzionale e verificabile come sintesi di un processo scientifico. Nell'esercizio dell'operatività, il lavoro individuale e di gruppo, che non si riduce a manualità - anche se la comprende - viene assunto come elemento didattico fondamentale. Esso ha un valore formativo se si escludono comportamenti puramente esecutivi o ripetitivi e se si favoriscono attività motivate di tipo problematico, quali scaturiscono dalle esigenze individuali e collettive dell'uomo, nel suo ambiente di vita e di lavoro. |
Letture consigliate per i genitori appassionati di Pedagogia"La testa ben fatta" di Edgar Morin
"...meglio una testa ben fatta che una testa ben piena... " "I sette saperi necessari all'educazione del futuro"
di Edgar Morin "...È necessario insegnare i metodi che permettano di cogliere le mutue relazioni e le influenze reciproche tra le parti..." "Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 - Tecnologia nella scuola secondaria di primo grado"
Nella "Bibbia" dell'Insegnante italiano sono indicate le competenze e non le conoscenze da far acquisire nel preadolescente mediante la disciplina "Tecnologia". Competenze chiave di cittadinanza nella scuola dell'obbligo - Allegato 2 - DM 139/2007 Art. 33 - Costituzione Italiana
L'arte e le scienze sono libere e libero ne è l'insegnamento. |
La Ricerca-Azione ed il Metodo "Famiglietti"
Si intende per ricerca-azione un modo di concepire la ricerca che si pone l'obiettivo non tanto di approfondire determinate conoscenze teoriche, ma:
- di analizzare una pratica relativa ad un campo di esperienza
- con lo scopo di introdurre, nella pratica stessa, dei cambiamenti migliorativi.
Nell'ambito del processo/progetto educativo la prospettiva della ricerca–azione si è rivelata produttiva anche in campo formativo, in quanto permette ai soggetti in formazione di essere "attori" del processo formativo. In campo educativo, la ricerca–azione costituisce un elemento cardine della pedagogia istituzionale, sia per quanto riguarda la formazione del personale, sia per quanto riguarda l'analisi della pratica educativa e il suo miglioramento.
Il metodo basato sulla Ricerca-Azione sviluppato negli ultimi trent'anni dalla professoressa Maria Famiglietti rappresenta, ancora oggi, la migliore strategia di insegnamento e di apprendimento della Tecnologia nella scuola media.
- di analizzare una pratica relativa ad un campo di esperienza
- con lo scopo di introdurre, nella pratica stessa, dei cambiamenti migliorativi.
Nell'ambito del processo/progetto educativo la prospettiva della ricerca–azione si è rivelata produttiva anche in campo formativo, in quanto permette ai soggetti in formazione di essere "attori" del processo formativo. In campo educativo, la ricerca–azione costituisce un elemento cardine della pedagogia istituzionale, sia per quanto riguarda la formazione del personale, sia per quanto riguarda l'analisi della pratica educativa e il suo miglioramento.
Il metodo basato sulla Ricerca-Azione sviluppato negli ultimi trent'anni dalla professoressa Maria Famiglietti rappresenta, ancora oggi, la migliore strategia di insegnamento e di apprendimento della Tecnologia nella scuola media.
Strumenti logici per sistemare le conoscenze...
...per classificare
|
...per ordinare in sequenza |
...per approfondire |
...per analizzare |
...per autovalutarsi
|
Sociometria di Moreno per la formazione dei gruppi e per il cooperative learning
Jacob Moreno ha messo a punto un metodo di analisi sociologica e di diagnosi psicologica in ambito gruppale: Il sociogramma. Questo rappresenta un efficace strumento di indagine per conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi del ciclo vitale del gruppo-classe. La semplicità di somministrazione del test sociometrico si accompagna sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi relativamente lunghi. I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente:
|
Cooperative learning con diario di bordo
Con l'apprendimento cooperativo, l’interazione e l’interdipendenza tra pari determinano dei risultati positivi e delle conclusioni superiori rispetto a quelle ottenute dal singolo individuo. Tutto questo grazie alla correlazione di diversi aspetti quali gli obiettivi scolastici, la motivazione ad apprendere ed i processi interpersonali. Incontro, scambio e relazione con gli altri, sono elementi altamente motivanti per un soggetto perché permettono di ampliare e valorizzare la conoscenza di se stessi, delle proprie capacità e di conseguenza di accrescere il desiderio di apprendimento ricavandone un’enorme gratificazione. Il soggetto è in simbiosi con il suo gruppo, ogni suo esito positivo determina un successo anche per il team; quindi, egli confida che anche i compagni facciano altrettanto, che si impegnino cercando di dare il massimo. Il team è il mezzo per conseguire il successo, quindi per ricevere un riconoscimento sociale derivato dall’applicazione, dall’impegno e dal sacrificio di ogni singolo individuo. Il totale degli elementi, vale più della somma delle singole parti ed è per questo che i membri del gruppo cercano di aiutarsi e di incoraggiarsi: vince uno, vincono tutti. Dalla teoria alla pratica, questo approccio verso la lezione con contenuti necessita di alcune strategie didattiche utili ad evitare perdite di tempo e di responsabilità all'interno delle dinamiche del gruppo. Il Diario di bordo viene in soccorso al docente in veste di mediatore didattico. Il capogruppo (o in sua assenza il vice) è tenuto al controllo di routine delle attività svolte in classe ed a casa dai singoli elementi del gruppo.
|
Pianificazione attività e autovalutazione dei tempi di studio con Gantt
Il diagramma di Gantt ideato nel 1917 dall'ingegnere Henry Laurence Gantt (1861 - 1919) permette una visualizzazione rapida delle attività programmate in un tempo prestabilito.
L'organizzazione dei tempi collegati alle attività da svolgere è una delle competenze tecnologiche da raggiungere entro la fine del terzo anno. Queste competenze si inseriscono in un quadro più ampio inerente l'autonomia e la progettazione delle attività scolastiche dell'alunno. Questo strumento di apprendimento ben si associa ad una didattica di tipo laboratoriale in cui il problem solving e il cooperative learning fanno da padroni. |